
LA BELLA DI MONZA VIII edizione -14 maggio 2023
Domenica 14 Maggio 2023 nello splendido Roseto Niso Fumagalli del Parco di Monza si è svolta a cura di Elisabetta Motta e Antonetta Carrabs la VIII edizione de La Bella di Monza organizzata da La Casa della poesia di Monza, manifestazione inserita nel MIRABELLO CULTURA e volta a celebrare la rosa.
La prima parte dell’ incontro, che prevedeva la visita guidata al Roseto purtroppo è stata guastata dal maltempo e non ha consentito di ammirare le rose in tutto il loro splendore e bellezza. Il Roseto è uno dei più belli d’Italia, realizzato nel1964 per volontà dell’industriale monzese Niso-Fumagalli, appassionato di floricoltura e fondatore dell’Associazione Italiana della Rosa. Attualmente, al suo interno, accoglie più di quattromila varietà di specie. Nel mese di maggio è in piena fioritura e ci regala un piccolo angolo di paradiso coi suoi inebrianti profumi e un tripudio di colori che variano dalle tonalità più accese alle tinte pastello più delicate delle rose antiche. Una fra le prime rose che sboccia è la Rosa chinensis, detta comunemente La Bella di Monza (da cui prende il nome la manifestazione monzese), rosa ibridata all’inizio del XIX secolo da Luigi Villoresi, responsabile dal 1802 al 1823 dei Giardini e del Parco della Villa Reale di Monza.

Durante la seconda parte, che si è svolta nella Sala degli Specchi, è stato presentato il libro “Le voci della rosa” (Pendragon, 2023), libro che raccoglie il contributo critico di Elisabetta Motta su nove poeti contemporanei (Mariangela Gualtieri, Davide Ferrari, Fabio Pusterla, Alberto Nessi, Fabio Franzin, Donatella Bisutti, Tiziano Fratus, Corrado Bagnoli, Franco Loi) penetrando nel cuore della loro poetica dalla strada maestra, toccando uno dei più fastosi emblemi della poesia: la rosa. Dall’analisi scaturisce infatti l’indissolubile legame che ognuno di essi ha intessuto con questo fiore che, dai lirici greci del VII sec. a. C. fino ad oggi, ha continuato ad ispirare le voci dei poeti per la sua bellezza, il profumo, il colore, ma anche per il suo farsi simbolo di civiltà. La sua natura non è solo un dispiegarsi di forme e colori saldamente ancorati alla terra con le proprie radici, ma è uno scaturire di tensioni e torsioni fra la terra e il cielo, un corpo a corpo continuo con il mistero dell’essere e le aporie del tempo, con l’ebbrezza dell’esperienza e con l’inquietudine del cuore, coi precipizi dell’amore e della morte. Il libro è impreziosito dai lavori di due artisti, Luciano Ragozzino e Vincenzo Zitello, che traendo ispirazione dai versi dei poeti hanno offerto il loro contributo. Luciano Ragozzino ha realizzato degli acquerelli che, riprodotti e inseriti nella sezione di riferimento di ogni poeta, arricchiscono il già vasto immaginario di questo fiore colorandolo di nuove tinte e impressioni. Le composizioni musicali di Vincenzo Zitello sono ascoltabili attraverso un Qr code posizionato all’interno del volume.





Sono stati ospiti dell’ incontro anche i poeti Donatella Bisutti, Corrado Bagnoli, Tiziano Fratus che hanno letto alcuni loro testi poetici contenuti nel libro, alternandosi con la voce dell’autrice e con Vincenzo Zitello che ha eseguito all’ arpa le composizioni musicali ispirati dai rispettivi testi poetici. Presente in sala anche l’editore Pendragon Antonio Bagnoli e un folto pubblico che ha seguito con grande interesse la manifestazione. Come allestimento scenografico sono state esposte delle rose in cartapesta realizzate dagli studenti del Liceo Modigliani di Giussano.

