
Sabato 21 settembre 2019 presso la Cascina S. Fedele, nel Parco di Monza, all’interno del FESTIVAL DEL PARCO, giunto alla sua terza edizione, su mia proposta, la Casa della Poesia di Monza ha promosso due laboratori per bambini e un concerto-narrante dal titolo “Muro, io ti mangio”, entrambi dedicati alle erbe e ispirati al tema del festival NATURA E CULTURA.
Il Laboratorio “Profumi intorno al muro”, a cura di Maria Cristina Pasquali, laureata in scienze agrarie e diplomata in erboristeria, ha coinvolto bambini dai sei agli otto anni che, annusando “alla cieca” alcuni campioni di erbe dal profumo e dagli usi particolari, sono stati invitati ad associarle a emozioni e ricordi. In seguito ogni bambino ha realizzato dei sacchetti “profuma biancheria” personalizzati, utilizzando spezie, sapone e erbe di muro sulla base delle spiegazioni fornite ad ognuno di essi.

Il secondo laboratorio “La ripetizione differente”, a cura di Carlo Bava, ha visto come protagonisti bambini dai 16 anni in su, e alcuni adulti impegnati nella realizzazione di stampe a tema botanico, utilizzando la tecnica della calcografia, con torchio manuale. Con l’impiego di inchiostri di vari colori sono state realizzate diverse stampe personalizzate su vari supporti come borse di carta o in tela e magliette in cotone.

In seguito, all’interno dello spazio della cascina S. Fedele, si è tenuto un concerto-narrazione dal titolo Muro, io ti mangio… in musica!, ispirato a 12 erbe di muro protagoniste del libro “Muro, io ti mangio!”, edito da Linaria edizioni (2018), i cui autori sono Maria Cristina Pasquali (testi), Carlo Bava (immagini fotografiche), Alessia Zucchi (disegni e incisioni).
Il libro è suddiviso in due tomi. Nel primo sono raccolte emozioni e suggestioni poetiche che accompagnano le riproduzioni delle incisioni e dei disegni originali, realizzati da Alessia Zucchi. La poesia di Alberto Nessi Litania dell’erba, suggella in modo prezioso il percorso di ricerca. Nel secondo tomo viene approfondita la conoscenza delle dodici protagoniste, alla scoperta di relazioni tra piante e ambiente, tra vegetali animali e altri esseri viventi. Ecologia e poesia, storia e scienze, leggende e ricette inedite si mescolano in un singolare intreccio raccolto da Maria Cristina Pasquali e illustrato dalle fotografie a colori di Carlo Bava.
Dichiarano gli autori: “Abbiamo cercato muri capaci di stupirci e nutrirci. Li abbiamo trovati. Abbiamo accolto e raccolto i sussurri delle tracce verdi che si insinuano tra le fessure delle pietre e nelle crepe del cemento, le voci di quelle che fanno capolino al piede, là dove il muro incontra il campo o la strada, oppure di quelle che si posano sulla sua cima, quasi cercando di raggiungere il cielo. Abbiamo imparato che nulla può essere dato per certo. Si sono aperte finestre su mondi nascosti e sorprendenti. Abbiamo seguito imprevedibili percorsi di osservazione e ricerca, che ci hanno prima emozionato e poi fatto conoscere storie e usanze, credenze e scoperte scientifiche. Ci siamo stupiti e appassionati leggendo la realtà di un trascurato ecosistema di confine, quasi potesse diventare metafora della complessa società in trasformazione nella quale stiamo vivendo.”
Così ho scritto nella postfazione, a mia cura: “Muro, io ti mangio! è un libro vitale e dinamico, realizzato a più mani, in cui si avverte il confluire di diverse sinergie, interessi, passioni, linguaggi e punti di vista. Refrattario ad ogni catalogazione, in quanto non ascrivibile entro un genere ben preciso, sconfina in vari ambiti: dalla storia alla leggenda, dalla scienza all’ecologia, dall’etnobotanica alla gastronomia, danzando con i piedi della poesia e dell’arte”.

(Linaria Edizioni, 2018)
Muro, io ti mangio! ben si presta ad essere presentato in modi diversi, facendo prevalere a seconda del contesto e dell’interesse del pubblico l’aspetto botanico piuttosto che quello culinario o artistico. In questa occasione particolare, visto l’ente promotore (La Casa della Poesia di Monza), si è lasciato emergere l’aspetto poetico, attraverso la lettura di otto testi del poeta Alberto Nessi, a tema naturalistico, dedicati alla erbe, letti da Davide Ferrari, che sono divenuti testi-guida dell’intero percorso e si sono alternati a contenuti di carattere botanico, naturalistico artistico, ma anche a ricordi personali dei tre artisti che devono alle loro nonne la passione per le erbe. Un percorso davvero singolare volto a valorizzare non solo le erbe ma anche i muri a secco su cui spontaneamente crescono, dichiarati proprio quest’anno dall’UNESCO patrimonio dell’umanità.

La voce narrante di Maria Cristina Pasquali, supportata dalle immagini in proiezione delle fotografie di Carlo Bava e delle incisioni e disegni di Alessia Zucchi, si è alternata con pezzi musicali attinti ad un vasto repertorio di musica popolare e pezzi originali di Vincenzo Zitello eseguiti all’arpa. Insieme a Vincenzo Zitello, concertista e compositore d’eccezione con all’attivo, oltre a numerosi dischi solisti, collaborazioni con Alan Stivel, Ivano Fossati, Battiato, De André, Tosca, Rossana Casale, si è esibito anche il violinista Claudio Rossi, musicista di grande spessore con un curriculum di prim’ordine, tra tournée in Italia, America Latina, colonne sonore e collaborazioni di prestigio come quelle con Paolo Conte, Elio e le Storie Tese, Francesco Guccini, Eugenio Finardi e Davide Van Des Froos. A dare un tocco di folclore la ciaramella di Carlo Bava, medico e musicista impegnato da tempo di in percorso di rivisitazione e valorizzazione della tradizione musicale popolare italiana e ticinese.

