Letteratura e critica - Libri d'arte
Il lavoro dell'artista è il continuo scavo nel mistero Francis Bacon

Mirabello Cultura | Piccoli editori d’arte in Reggia (III ediz. 2017)

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Loc. Monza 29 settembre incontro con Josef Weiss - Piccoli Editori dArte in Reggia
Clicca per PDF. Loc. Monza 29 settembre incontro con Josef Weiss – Piccoli Editori dArte in Reggia

MIRABELLO CULTURA – Piccoli editori d’arte in Reggia (terza edizione)
29 settembre 2017 – ore 18.00
Sala conferenze adiacente al Teatrino della Villa Reale di Monza

Incontro con l’editore d’arte Josef Weiss

Interventi all’arpa di Vincenzo Zitello
Elisabetta Motta coordina l’evento

Nel corso dell’incontro con l’editore Josef Weiss verrà presentato il reportage video fotografico inedito di Davide Ferrari sull’attività di Josef Weiss, facente parte di Ante Litteram, un progetto volto a valorizzare i piccoli editori d’arte.
Saranno in esposizione alcune copie delle edizioni d’arte.


Edizioni d’arte Josef Weiss una passione senza tempo

Articolo di Elisabetta Motta

L’incontro dedicato alle edizioni d’arte di Josef Weiss è il terzo fra quelli organizzati dalla Casa della Poesia di Monza nell’ambito della Rassegna Mirabello Cultura, incontri volti a valorizzare la piccola editoria d’arte.

Nella prima edizione (2015), sono state presentate le edizioni d’arte del Ragazzo innocuo di Luciano Ragozzino e del Pulcinoelefante di Alberto Casiraghy, nella seconda edizione (2016) sono state presentate le edizioni d’arte Il Buon Tempo di Lucio Passerini
Nell’incontro del 27 settembre 2017 sarà presentata l’attività di Josef Weiss, editore d’arte che da molti anni svolge la sua attività a Mendrisio. Attraverso un breve video girato da Davide Ferrari e le fotografie scattate in studio, si cercherà di mettere in luce i caratteri peculiari della sua attività e il segno distintivo delle sue edizioni. L’incontro vede la partecipazione straordinaria di Vincenzo Zitello che improvviserà alcuni pezzi all’arpa.

L’inizio dell’attività

Josef Weiss nel suo atelier a Mendrisio, mentre mostra una delle sue preziose edizioni
Josef Weiss nel suo atelier a Mendrisio, mentre mostra una delle sue preziose edizioni.

Josef Weis è grafico, rilegatore, stampatore, editore. Nato a Romanshorn, vicino al lago di Costanza, ha cominciato la su attività prima come rilegatore e successivamente come grafico. Ha frequentato la Scuola d’Arte a San Gallo. Proprio lì, nella splendida biblioteca che contiene numerosi volumi di grande valore, è nato l’amore per il libro antico. Nel 1968 dirige uno studio grafico a Vacallo e, sempre in questa città, circa venti anni dopo, nel 1981, dopo aver lavorato per una multinazionale, fonda il suo primo atelier di legatoria e restauro dei libri. Cinque anni più tardi si trasferisce a Bruzela, in Val di Muggio, dove pubblica il suo primo libro per i tipi della Ascona Press. Si tratta di Zwei Märchen di Hermann Hesse con due acquetinte di Frank Bruggisser tirate da Giorgio Upiglio, 32 pagine, rilegatura in pieno marocchino con fregi ed un ritratto di Hermann Hesse in copertina eseguito da Josef Weiss con una tecnica molto sofisticata di intarsio su cuoio. Tiratura unica di 80 esemplari dai torchi di Ireneo Nicora su carta Rives-Bütten numerati e firmati dall’autore. Ugualmente preziosi sono i volumi che seguono, da Reiner Maria Rilke ad Honoré de Balzac, da Dürrenmatt a Salomone, per non dimenticare Unterwegs di Trude Stadler, opera che viene selezionata nel 1993 per il prestigioso premio Felice Feliciano assegnato a Verona. Nel 1989 trasferisce il suo atelier a Mendrisio, dove tuttora prosegue con la sua attività, aiutato dalla moglie Giuliana, esperta pittrice che collabora con lui nella realizzazione dei libri che coniugano l’amore per la grafica e le moderne tecnologie con quello per il libro antico.

Le edizioni Josef Weiss

Dopo altri 3 anni, nel 1992, Josef Weiss decide di lasciare la Ascona Press e di dar vita alle edizioni che portano il suo nome: nascono le Josef Weiss Edizioni ed il volume che le inaugura è Dipsy Doodle di Henry Miller con tre litografie originali a colori di Anton Würth tirate da Walter Raffaelli, volume di 28 pagine su carta Vélin-Rives da 250 gr. stampato nel Typostudio Schumacher und Gelber di Monaco in 72 copie firmate dall’artista, con una rilegatura in mezza pergamena. Il catalogo intitolato Libri con carattere elenca le pubblicazioni realizzate dal 1981 ad oggi, dal primo testo Zwei Marchen di Hesse con due acquetinte di Frank Brugisser fino a lavori più recenti per la collana Divan.

Dîvân vuole essere una collana di libri nata dal desiderio di contribuire ad un possibile dialogo tra occidente ed oriente, mediante il chiaro riferimento all’intenzione di Johann Wolfgang von Goethe nel suo West-óstliche Dîvân, di quasi duecento anni fa. In una lettera del 29 ottobre 1815, Goethe chiarisce la forza d’attrazione del Divan: vi si troverà qualcosa di cantabile ma, alla maniera orientale, vi predomina la riflessione, ciò che conviene anche agli anni del poeta (…). L’idea è nata dopo l’attentato dell’ 11 settembre 2001 alle Torri gemelle e resta di grande attualità. I libretti di formato A/6, come una comune cartolina postale, hanno la struttura del leporello e si compongono di un foglio di dimensioni di 14,8 x 52,5 cm piegato a fisarmonica in cinque parti. Sono a completa disposizione dell’artista che potrà servirsene con massima libertà di espressione, venendo poi rilegati in una copertina realizzata in carta fatta a mano in oriente. Vengono stampati in 33 esemplari.

Oltre a Dîvân le edizioni Josef Weiss presentano le seguenti collane:

Meandro, collana di poesia bilingue,
Enchiridion, libri che stanno in una mano,
Clandestins

Una prestigiosa opera realizzata da Josef Weiss
Una prestigiosa opera realizzata da Josef Weiss.
Alcuni attrezzi utilizzati per la legatura e le copertine in pelle
Alcuni attrezzi utilizzati per la legatura e le copertine in pelle.

L’atelier

Josef Weiss compone i suoi testi a mano con caratteri in piombo e stampa con torchio BOSTON inventato da William Golding nella città USA nel 1858. Nel laboratorio trova posto anche una pedalina VICTORIA con motore elettrico Rockstroh Werke Heidenau costruito alla fine dell’Ottocento. Il suo atelier, che si trova proprio nel cuore della città, è un “monastero laico” – secondo la definizione dell’amico editore Alberto Casiraghy – un luogo d’incontro dove poter parlare, dialogare, apprendere, sorprendersi e riscoprire antiche arti andate perdute. Si registra un’atmosfera ricca di cultura vera, mai ostentata, una continua ricerca alimentata da una vera sete di conoscenza. Vi si possono ammirare volumi preziosi e rari, trattati di storia, filosofia, teologia, botanica, codici antichi, pergamene, libri che vengono da lui sottoposti ad un certosino lavoro di restauro prima di essere restituiti al legittimo proprietario o che proprio nell’atelier trovano una nuova casa.. Spicca tra i tanti un libro a borsello, probabilmente un breviario, fissato alla cintura, di uso comune nel basso Medioevo. Il libro è un supporto silenzioso e fedele, i libri sono amici che non ti chiedono mai nulla e ti danno tanto.

L’atelier di Josef Weiss in Mendrisio. Sono presenti il Torchio Boston e la  pedalina di fine Ottocento
L’atelier di Josef Weiss in Mendrisio. Sono presenti il Torchio Boston e la pedalina di fine Ottocento.
Caratteri tipografici in legno per la stampa
Caratteri tipografici in legno per la stampa.

L’editoria come esperienza antropologica

Mentre la preparazione tecnica di Josef è rigorosissima e lo porta a cercare di realizzare libri di alta qualità, puntando alla perfezione, il metodo di lavoro procede invece senza programmi precisi. I libri nascono da incontri importanti con poeti o artisti che lo vanno a trovare o che ha occasione di incontrare: si parla, ci si conosce e così nasce un nuovo progetto. Il prodotto libro nasce sempre all’insegna dell’armonia fra carte, piombi, legno, filo e diversi materiali ma è anche una esperienza antropologica. Fra Josef e gli artisti che realizzano le loro edizioni nascono collaborazioni che spesso sfociano in amicizie che durano nel tempo. L’atelier ha infatti il sapore delle vere botteghe d’arte di un tempo, dove ci si incontrava per condividere l’arte, una passione, un’idea, valori e sentimenti. Un’editoria a misura d’uomo che è lontana dalle logiche del guadagno e dalla spersonalizzazione che affliggono editori di nota fama e artisti. Negli occhi celesti di Josef Weiss si vede ancora brillare l’infinito, quel barlume di meraviglia che nasce dall’incanto per la conoscenza e per le cose belle che la vita ogni giorno ci offre, la gioia di un bambino che giocando crea cose belle e se ne stupisce.

Le foto presenti nell’articolo sono di Elisabetta Motta e sono state scattate nell’atelier di Josef Weiss in Mendrisio

Per ulteriori informazioni sulle edizioni di Josef Weiss josefweiss.ch

Davide Ferrari

Ritratto di Davide Ferrari
Ritratto di Davide Ferrari (ph. IlFotografante)
Davide Ferrari è nato a Pavia nel 1983 e abita a Verrua Po.
Poeta, regista, attore, ha pubblicato le raccolte poetiche: La cenere dei Bordi, Subway Edizioni (2013), il poemetto Eppure c’è una meta per quel fiato di universo, Subway Edizioni (2014), Dei pensieri la condensa, Manni, 2015. Si occupa di teatro, scrittura creativa, poesia e formazione presso enti privati e pubblici. Conduce laboratori di teatro e scrittura creativa con i detenuti della Casa Circondariale di Pavia e di Voghera dove dirige la compagnia Maliminori composta da attori detenuti (compagnia maliminori). È docente di scrittura creativa presso IED (Istituto Europeo di Design di Milano). Lavora con il drammaturgo Edoardo Erba nell’agenzia APTA (Agenzia Per la Traduzione d’Autore).

Elisabetta Motta

Elisabetta Motta
Elisabetta Motta (ph. Samuele Arrighi)
Elisabetta Motta Vicepresidente de La Casa della Poesia di Monza e direttrice artistica con Antonetta Carrabs della Rassegna letteraria Mirabello Cultura presso la Villa Reale di Monza. Fa parte della giuria del Premio Letterario Isabella Morra e del Premio Letterario Aurelia Josz.
Docente di lettere presso il Liceo Modigliani di Giussano, si occupa di critica letteraria e di editoria d’arte, collaborando con l’editore Luciano Ragozzino. Ha pubblicato recensioni, interviste, saggi sulla letteratura contemporanea in varie riviste specializzate. Ha inoltre pubblicato alcuni volumi di critica letteraria sulla poesia moderna e contemporanea: Immagini religiose nella poesia di Eugenio Montale, Quaderni Balleriniani, IV, Seregno,1996; Colori in fuga (con Fabio Pusterla), La Vita Felice, Milano, 2012; La poesia e il mistero. Dodici dialoghi. Illustrazioni di Luciano Ragozzino, 2016.

Vincenzo Zitello

Vincenzo  Zitello  durante il Concerto per la Casa della Poesia di  Monza  presso il Teatrino della Villa Reale -2017
Vincenzo Zitello durante il Concerto per la Casa della Poesia di Monza presso il Teatrino della Villa Reale -2017.

Vincenzo Zitello compositore concertista, polistrumentista, innovatore, tra i più importanti arpisti al mondo. Primo divulgatore e pioniere dell’arpa celtica in Italia dal 1977, ha pubblicato 10 albun solistici, ha studiato con Alan Stivell Arpa Bardica (Clarsach) e canto Gaelico e Britannico.
Ha accompagnato il poeta Allen Ginsberg in un suo reading.
Compone musica Sacra per il Vaticano dal 1995 al 2000.
Ha tenuto Master Class ai conservatori di Parma, Pesaro e Como.
Ha collaborato con: Ivano Fossati, Franco Battiato, Fabrizio De André e moltissimi altri musicisti partecipando a più di 100 registrazioni in progetti discografici come “Special Guest”.
Svolge attività concertistica a livello internazionale.

info@vincenzozitello.itvincenzozitello@me.com
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Posted in Incontri 2017

Elisabetta Motta View posts by Elisabetta Motta

Sono scrittrice, autrice di articoli, recensioni, interviste e saggi critici sulla poesia contemporanea. Amo l’arte in ogni sua forma, in particolare mi affascina in poesia il binomio parola / segno. Ho avuto la fortuna di incontrare nel corso degli anni alcuni piccoli editori che realizzano libri d’arte e poter collaborare alle loro edizioni con i miei testi critici. Come operatrice culturale organizzo eventi per La Casa della Poesia di Monza (di cui sono Vicepresidente dal 2015) nello splendido scenario della Villa Reale e del parco. Insegno lettere da molti anni in un liceo artistico a dei ragazzi meravigliosi ai quali cerco di trasmettere la mia passione per la poesia e per la bellezza e la convinzione che il lavoro dell’artista è il continuo scavo nel mistero. E di certo continuerò, finché avrò voce e fiato per farlo.

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