LA BELLA DI MONZA evento dedicato alla rosa (IX Edizione) nel Roseto Niso Fumagalli e Nella Reggia di Monza.

Il giorno domenica 19 maggio 2024 si è tenuta la IX edizione de La Bella di Monza, il consueto appuntamento che La Casa della Poesia di Monza dedica al Roseto Niso Fumagalli e all’immaginario poetico, artistico e musicale che questo fiore porta con sé. Il Roseto Niso Fumagalli, che accoglie il visitatore nel cortile antistante la Villa Reale, venne istituito nel 1964 per volontà dell’ ingegnere Niso Fumagalli e accoglie i visitatori durante tutto l’anno, ma solo nel mese di maggio è in piena fioritura e ci regala un piccolo angolo di paradiso con i suoi inebrianti profumi e un tripudio di colori che variano dalle tonalità più accese alle tinte pastello più delicate delle rose antiche. Entrando sulla sinistra trova posto “La Bella di Monza”(Modoetiensis Villoresi) esemplare di rosa che dà il titolo all’evento. Fu creata agli inizi dell’Ottocento da Luigi Villoresi, il primo ibridatore italiano e direttore dei Giardini Reali di Monza tra il 1812 e il 1825. Nel 1836 il Mezzotti, durante una visita ai giardini Reali, loda Villoresi come veramente instancabile nell’introdurre miglioramenti e novità tanto nei Giardini, quanto nel Parco”, aggiungendo che “la rosa modoetiensis (Rosa monzese) è un perenne ricordo delle sue cure. E sei anni dopo, torna a parlare ancora delle rose di Villoresi, affermando che la ‘Bella di Monza’ era un potente rimedio contro la pesantezza della testa, e che i bevitori se ne servivano ad impedire che i vapori di Bacco offuscassero la ragione, ribadendo che diversi roseti nel territorio milanese erano belli ma nessun altro può al mio giudizio eguagliare il pregio dei rosai degli Giardini Imperiali, che si potrebbero dire perenni, e nei quali pompeggia la Rosa Monzese.


La giornata si è aperta con una visita guidata nel Roseto. A seguire, nella Sala degli Specchi della Reggia di Monza Elisabetta Motta ha presentato il libro d’artista da lei curato Quaderno del Roseto 3 edito da Il ragazzo innocuo di Luciano Ragozzino. Sono intervenuti quattro dei sette poeti pubblicati nel libro d’artista che si sono alternati nella lettura di testi dedicati alla rosa: Laura Corraducci, Paola Turroni, Paola Loreto, Gianni Salis. Si tratta del terzo quaderno del Roseto che viene dedicato a questo fiore, preceduto dalle edizioni del 2017 e 2019. Si presenta con una bella copertina dal colore viola intenso e contiene 7 testi inediti di poeti contemporanei (oltre a quelli dei cinque che interverranno anche i testi di Franca Mancinelli e Nicola Muschitiello). Contiene una introduzione di Antonetta Carrabs e un testo critico di Elisabetta Motta nel quale scrive: È l’immortale rosa quella che viene celebrata nei versi dei sette poeti inclusi nel terzo Quaderno del Roseto: un concentrato di bellezza e sensualità, di carne e di spirito, di grazia e bellezza che si rinnova in virtù del seme e con il mutare delle stagioni, ma che solo in poesia non perderà mai il suo splendore. Realizzato in 44 copie e 3 pda, contiene un’acquaforte originale di Luciano Ragozzino, ed è stato stampato con caratteri Garamond su carta Amatruda di Amalfi con i torchi dell’ex gelateria di via Guinizelli per i tipi de Il ragazzo innocuo.

L’evento è stato reso ancora più piacevole grazie alla presenza dell’arpista e compositore Vincenzo Zitello che ha suonato alcuni dei suoi brani musicali presenti nel suo ultimo cd Le voci della rosa, accompagnato dal violinista Fulvio Renzi. Per la composizione dei pezzi musicali il maestro Zitello ha preso ispirazione da alcuni testi poetici contenuti nel libro Le voci della rosa di Elisabetta Motta, edito da Pendragon (2023) un libro e un cd che sono stati presentati nel corso del 2023 e 2024 in numerose rassegne dedicate alla rosa e in Roseti, Ville e Castelli d’Italia.
