INVISIBILIA
Mostra dedicata all’immaginario di Italo Calvino nel centenario della nascita

Un’esperienza significativa di alternanza scuola-lavoro si è tenuta presso La Sala attigua al Teatrino della Villa Reale di Monza dall’1 al 18 giugno: si tratta della mostra Invisibilia, per celebrare Italo Calvino nel centenario della sua nascita. L’esposizione, a cura della Casa della Poesia di Monza, con il patrocinio del Comune di Monza, in collaborazione con il Museo della stampa e della stampa d’arte di Lodi e con il Liceo artistico A. Modigliani di Giussano, è stata un omaggio alla fantasia del grande scrittore, e in particolare alle sue Città invisibili.
Invisibilia – questo il titolo – ha cercato di “mostrare”, omaggiandole, le capacità visionarie di Calvino, così come sono state lette e interpretate e moltiplicate dai soggetti partecipanti. In linea con la poetica dello scrittore, che desiderava salvare l’immaginazione (la facoltà di rendere visibile l’invisibile) nell’epoca della moltiplicazione delle immagini, la mostra ha cercato infatti di rendere sensibile il suo immaginario, partendo dai testi – di Calvino e non solo – per offrire al visitatore qualcosa che potrà guardare, persino ascoltare, e che forse sarà tentato di toccare nella sua materialità.
La classe 3B (indirizzo Arti figurative), con le docenti Maria Antonia Corso, Cinzia Soverchia ed Elisa Erba, si è mossa in due direzioni. In un caso, gli studenti hanno scomposto e ricomposto i testi de Le città invisibili e del Milione di Marco Polo (fonte prima dell’opera di Calvino), per creare con le parole nuovi racconti e poi tradurli in immagini grafico-pittoriche. Le sculture sono invece la realizzazione plastica di idee di città ispirate dalla lettura del libro Lettere dalla Kirghisia di Silvano Agosti. L’esposizione ha riproposto infine alcuni lavori realizzati dagli studenti del Liceo Modigliani per l’evento L’Invisibile viaggio, dedicato anch’esso a Le città invisibili e realizzato nel 2013 presso l’Istituto.




Le “scenografie in scatola” dei ragazzi di 4H (indirizzo Scenografia), che hanno curato anche l’allestimento dell’esposizione, hanno trasportato le visioni oniriche di Calvino, o quelle ispirate loro dall’autore, in una dimensione scenografica, dove la tridimensionalitá spaziale è divenuta spesso occasione di approfondimento sensoriale e introspettivo al tempo stesso. A coordinare i lavori i docenti Filippo Borella, Cristina Cassanmagnago, Simona Colzani, Paola Pilotti.

In qualità di Vice presidente de La Casa della Poesia e docente del Liceo Modigliani di Giussano ho lavorato come tutor interno alla scuola, inoltre ho deciso di far intervenire
Il Museo della stampa e stampa d’arte di Lodi per ripropone quindi in questa sede l’iniziativa editoriale concepita e realizzata per celebrare i 50 anni dalla prima pubblicazione de Le città invisibili di Calvino, avvenuta nel febbraio 1972. Il progetto, nato da un’idea di Luigi Lanfossi, vice presidente del Museo, è stato attuato grazie all’efficacia interpretativa ed espressiva di incisori xilografi e all’impegno di esperti stampatori. Sono esposte 55 xilografie, una per ogni città immaginata e descritta da Calvino, stampate tipograficamente con i materiali e macchinari del Museo e realizzate da 11 prestigiosi artisti: Ettore Antonini, Gregorio Baraldi, Alessia Bellodi, Paolo Cabrini, Giovanni Daprà, Edoardo Fontana, Vittorio Giacopini, Luigi Maiocchi, Daniele Milani, Lucio Passerini, Luciano Ragozzino.

L’inaugurazione si è tenuta il giorno 1 giugno e ha visto la partecipazione dell’ assessore alla cultura del Comune di Monza Arianna Bettin, della Dirigente del Liceo Modigliani Paola Nobili, della Presidente della Casa della Poesia, Antonetta Carrabs, del vicepresidente del Museo della stampa e stampa d’arte di Lodi, Lugi Lanfossi e molti docenti del Liceo Modigliani con le relative classi che hanno dato vita al progetto.

Gli studenti si sono alternati nell’apertura della mostra con i loro docenti, relazionando sui lavori esposti. In alcuni giorni è stato presente anche il dottor Lanfossi che con un piccolo torchio a caratteri mobili ha fornito alcune dimostrazioni di stampa e ha mostrato delle matrici xilografiche utilizzate per le incisioni. Si è trattata di un’esperienza molto positiva per tutti i soggetti coinvolti, ha avuto inoltre un ottimo riscontro di pubblico, che è affluito molto numeroso e si è intrattenuto in dialogo con gli studenti che hanno dimostrato grande maturità e serietà sia nella fase preparatoria della mostra che durante l’apertura. Di seguito il link per il servizio realizzato da Unica Tv -canale 75