Letteratura e critica - Libri d'arte
Il lavoro dell'artista è il continuo scavo nel mistero Francis Bacon

Incontro con Fabio Pusterla

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Elisabetta Motta con Fabio Pusterla, sala degli specchi - Villa Reale di Monza
Elisabetta Motta con Fabio Pusterla, sala degli specchi – Villa Reale di Monza

 

Sabato 25 marzo in Villa Reale di Monza, all’interno della rassegna Mirabello Cultura 2023, organizzata dalla Casa della Poesia,  il poeta svizzero Fabio Pusterla ha presentato Tremalume, la sua ultima raccolta poetica edita da Marcos y Marcos.

Fabio Pusterla, Tremalume

Tremalume è un neologismo che indica come il tremore, la minaccia e la preoccupazione per un disastro che sembra incombere da un momento all’altro, causato talvolta dall’uomo stesso con la sua incuria e la sua avidità nei riguardi degli altri esseri viventi, non eliminano affatto la piccola sopravvivenza di un lume, di una minima luce a cui affidarsi. Il libro è diviso in 5 sezioni precedute da  una lirica  senza titolo che funge da  preambolo: Sbarre, Requiem, Ciclo dei vinti, Lugangeles e Angelicanze. Si tratta di una  sorta di cammino dantesco in cui prevale la parte infernale con qualche parentesi purgatoriale, in cui si procede sì, ma in  «compagnia di pochi vivi e molti morti». Pusterla anche con questa raccolta rimane fedele al suo percorso poetico in cui, accanto al tema della devastazione del paesaggio, affronta  tematiche  sociali, con uno sguardo a  larghissima gittata» che abbraccia «pochi vivi e molti morti», i vari lutti pubblici e privati, causati  in parte dalla pandemia, la perdita della compassione e di un ideale comune, la mercificazione che tutto travolge. Contro tutto questo la poesia deve svolgere una funzione di “resistenza” , di militanza, per combattere la mercificazione che tutto travolge, il gelo dei cuori, la mancanza di un’idea comune. Particolarmente toccante è stata la lettura del testo Una lettura in carcere, scritto dopo aver incontrato dei detenuti di Secondigliano, a Napoli e a seguire  il testo inedito dedicato alla propria madre ricoverata in un ospizio per anziani.

Silvia Messa, Antonetta Carrabs, Luciano Ragozzino, Elisabetta Motta, Fabio Pusterla
Silvia Messa, Antonetta Carrabs, Luciano Ragozzino, Elisabetta Motta, Fabio Pusterla

Nel corso dell’ incontro sono inoltre state presentate tre plaquette d’arte  dal titolo Segni di passaggio (Il ragazzo innocuo, 2021) edite da Luciano Ragozzino e da me curate, rispettivamente Segni di passaggio, Nell’afa e Hohokham (consultabili nel sito alla voce “curatele libri d’arte”).

Le tre edizioni d’arte di Fabio Pusterla edite da Il ragazzo innocuo di Luciano Ragozzino.
Le tre edizioni d’arte di Fabio Pusterla edite da Il ragazzo innocuo di Luciano Ragozzino.

Ad accompagnare uno dei testi contenuto nella plaquette, dal titolo Hohokham, è stato  esposto nella Sala degli Specchi della Reggia un bel trittico fotografico del seregnese  Giorgio Formenti, ospite della serata. Si tratta di tre scatti in bianco e nero, realizzati nel Cimitero Monumentale di Milano per un concorso  fotografico intitolato I Confini della poesia, un felice sconfinamento  fra immagine, segno e  parola all’insegna della bellezza, testimonianza dell’importanza della conservazione della memoria di quelle figure di antenati chiamate da Pusterla “angelicanze”  che non ci sono più, ma che talvolta ancora ritornano nelle nostre vite, facendoci sentire la loro grazia. Si tratta di un termine preso a prestito dal Fiore di Dante che non rappresenta l’angelo nella sua abbagliante figura metafisica, ma «un’essenza, pittosto, eventuale,/ una grazia che appare insieme ad altre minori».

Il trittico fotografico di Giorgio Formenti che accompagna il testo Hohokham di Fabio Pusterla.
Il trittico fotografico di Giorgio Formenti che accompagna il testo Hohokham di Fabio Pusterla.

 

Giorgio Formenti con Elisabetta Motta e Fabio Pusterla.
Giorgio Formenti con Elisabetta Motta e Fabio Pusterla.

 

 

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Posted in Articoli, Incontri 2023

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Sono scrittrice, autrice di articoli, recensioni, interviste e saggi critici sulla poesia contemporanea. Amo l’arte in ogni sua forma, in particolare mi affascina in poesia il binomio parola / segno. Ho avuto la fortuna di incontrare nel corso degli anni alcuni piccoli editori che realizzano libri d’arte e poter collaborare alle loro edizioni con i miei testi critici. Come operatrice culturale organizzo eventi per La Casa della Poesia di Monza (di cui sono Vicepresidente dal 2015) nello splendido scenario della Villa Reale e del parco. Insegno lettere da molti anni in un liceo artistico a dei ragazzi meravigliosi ai quali cerco di trasmettere la mia passione per la poesia e per la bellezza e la convinzione che il lavoro dell’artista è il continuo scavo nel mistero. E di certo continuerò, finché avrò voce e fiato per farlo.

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