Letteratura e critica - Libri d'arte
Il lavoro dell'artista è il continuo scavo nel mistero Francis Bacon

Donatella Bisutti, Pinocchio nell’isola dei Papua, Il Ragazzo innocuo, 2015

Condividi:
Share
Libro d’artista con una poesia inedita e un'incisione originale dell'autrice con uno scritto di Elisabetta Motta e un xilografia di copertina di Luciano Ragozzino. Composto e stampato tipograficamente a mano con caratteri Linea su carta Hahnemuhle in 55 esemplari numerati e firmati nel novembre 2015 - formato 16x16 cm
Libro d’artista con una poesia inedita e un’incisione originale dell’autrice con uno scritto di Elisabetta Motta e un xilografia di copertina di Luciano Ragozzino. Composto e stampato tipograficamente a mano con caratteri Linea su carta Hahnemuhle in 55 esemplari numerati e firmati nel novembre 2015 – formato 16×16 cm

Testo criticocarica file PDF di questo contenuto

Pinocchio, protagonista del componimento poetico di Donatella Bisutti, in analogia con il romanzo di Collodi, si manifesta in primis come voce che parla, ma in questo caso non per richiedere cibo, lamentarsi o ridere per il solletico, quanto piuttosto per rivendicare la sua libertà contro chi gli impone di essere altro da quello che è, un semplice burattino di legno, di assumere le vesti di un bambino in carne ed ossa e rientrare nella società cosiddetta “normale”. Vista dal suo punto di vista straniante essa appare dominata da inganni, frodi, prevaricazioni, violenza, mancanza di amore, per questo ad essa oppone un no deciso e si rifiuta di entrare a farne parte.

Ma Pinocchio non è solo voce, è puro istinto, energia vitale , movimento continuo e inarrestabile tanto che non appena gli vengono create le gambe scappa, allontanandosi da Geppetto, spinto dal desiderio di conoscere il mondo, la vita, fare esperienza. Da solo intraprenderà un viaggio archetipico e di iniziazione, scandito in diverse tappe che lo porteranno ad un cammino di conoscenza e di ricomposizione del proprio IO. Esso ci appare fin dall’inizio scomposto in una pluralità di nature, spesso in contrasto fra di loro: vocale, vegetale, animale e infine umana. Uno dei problemi che Pinocchio vive  di continuo è  infatti quello di dover scegliere fra il bambino che potrebbe diventare e la natura vegetale (implicita nel nome “seme di pino”) a cui vorrebbe rimanere fedele. Burattino di legno vorrebbe tornare ad essere un pezzo di legno e prima ancora albero.  Anche il crescere  del lungo naso di legno, uno degli attributi che lo caratterizzano, può essere visto come un regredire verso la natura vegetale o , secondo una lettura antropologica ed etnografica, come “il bastone dello sciamano” che ne tradisce la natura magica di trickster.

In altre circostanze invece sarà l’animalità a prendere il sopravvento; note sono le tue trasformazioni in pesce, cane, asin o… Forse Pnocchio proprio  per questo è un personaggio tanto amato, perché in esso ci rispecchiamo: esprime la nostra natura più ancestrale e selvaggia, il nostro desideri odi libertà che non trova spazio nella società umana ormai irrigidita entro regole ferree e alienata dal proprio principio vitale. Egli è e continuerà ad essere una voce che ci ricorda il conformismo in cui siamo  imprigionati e che ci parla dell’incanto delle origini di cui conserviamo una profonda nostalgia.

Edizioni Il ragazzo innocuo
ilragazzoinnocuo.it

Condividi:
Share
Posted in Curatele Libri d’Arte

Elisabetta Motta View posts by Elisabetta Motta

Sono scrittrice, autrice di articoli, recensioni, interviste e saggi critici sulla poesia contemporanea. Amo l’arte in ogni sua forma, in particolare mi affascina in poesia il binomio parola / segno. Ho avuto la fortuna di incontrare nel corso degli anni alcuni piccoli editori che realizzano libri d’arte e poter collaborare alle loro edizioni con i miei testi critici. Come operatrice culturale organizzo eventi per La Casa della Poesia di Monza (di cui sono Vicepresidente dal 2015) nello splendido scenario della Villa Reale e del parco. Insegno lettere da molti anni in un liceo artistico a dei ragazzi meravigliosi ai quali cerco di trasmettere la mia passione per la poesia e per la bellezza e la convinzione che il lavoro dell’artista è il continuo scavo nel mistero. E di certo continuerò, finché avrò voce e fiato per farlo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scroll to top